lunedì 5 ottobre 2015

Pedro, le vette andine, i colori del Sud America e le papas rellenas

Gatto delle Ande
Da qualche tempo ho cominciato a zampettare tra i social network, lo faccio spesso, specie quando l’umano con cui condivido l’appartamento non si decide a darmi ascolto, o meglio a dare ascolto alla mia povera pancina che urla ‘fame, fame’, e salto sulla scrivania dove sta lavorando e cammino sulla tastiera del suo pc. 
E’ in una di queste occasioni che ho ‘conosciuto’ Facebook e mi è venuta l’idea di provare a cercare qualche amico sparso per il mondo. Uno dei primi è stato Pedro, un simpatico Gatto delle Ande, che era venuto a giocare in Europa in occasione del campionato mondiale di caccia al ghiro, che si giocò qualche anno fa nei boschi della Val Zoldana sulle Dolomiti.




Pedro era la gioia fatta a gatto, non stava fermo un momento e rendeva ogni istante indimenticabile. Oltre a non stare mai fermo, non stava mai zitto e in mezzo a tante furfanterie che raccontava, abbiamo scoperto che tra i suoi hobby c’era anche quello della cucina. Zac! Non mi sono fatto scappare l’occasione e, sebbene sia passato un po’ di tempo, ho pensato di contattarlo per questa mia idea di raccogliere una serie di ricette ‘umane’ dal mondo.

Ho così digitato con la mia flessuosa zampetta il suo nome su FB ed ecco apparire la sua foto insieme a due belle gattine boliviane, che aveva conosciuto durante uno dei suoi viaggi lungo le Ande, quasi una sorta di Che Guevara del terzo millennio, solo che lui la motocicletta, la famosa ‘Poderosa’, non l’aveva. 
Pedro ha sempre avuto il fascino del solitario e rude ‘gato’ delle vette, ma anche una pancia dalla capienza esagerata , tanto che non ha avuto problemi a ‘miagolarmi’ la ricetta delle papas rellenas ovvero patate ripiene, piatto del quale, e non avevo dubbi, è molto ghiotto.

Cominciamo dagli ingredienti: patate, ‘basico’ direbbe Pedro, almeno un chilo e mezzo. 400 grammi di carne trita di manzo, olive nere, due spicchi d’aglio, una tazza di farina, un uovo, un cucchiaio d’olio, due cucchiaini di cumino macinato, una cipolla, un peperoncino fresco, mezza tazza di passata di pomodoro, olio per friggere, sale e pepe.

Papas rellenas
Gli ingredienti ci sono, quindi è ora di cucinare. Sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti, quindi metterle in una pentola con acqua e sale e, dopo averle portate a ebollizione, farle cuocere per circa 20 minuti. Scolare e schiacciare le papas. Se avete lo schiacciapatate bene, se no si va di forchetta, come faceva la mia zia Adelina.

Guardate fisso l’uovo, ammaliatelo, rompetelo e poi sbattetelo e incorporatelo alle patate, aggiungendo sale e pepe. Mettete il tutto a raffreddare. E’ tempo di buttarsi sul ripieno. 
Piangendo calde lacrime, tritate la cipolla e il peperoncino, al quale avrete tolto i semi. Schiacciate l’aglio e denocciolate le olive (se le avete già denocciolate, meglio, un trabajo in meno da fare..). In una padella versate olio e fateci saltare le cipolle, aggiungendo aglio e peperoncino e lasciate cuocere per circa 6/7 minuti.

Ed ora tocca al manzo tritato (un po’ pulp come visione…) che unirete nella padella cuocendo per altri 7 minuti e successivamente versate la passata di pomodoro, facendo ben addensare la salsa. L’ultimo tocco: condire con cumino, sale e pepe. E le patate? Calma, ci siamo. Dove avevamo lasciato le nostre papas? Ah sì, erano là schiacciate nella pentola. Ora con questa pasta di patate facciamo delle palline, grandi più o meno come un limone. Nel mezzo scaviamo un buco, meglio con un cucchiaio, e mettiamo il composto di carne e un oliva. Il buco va richiuso con altra patata.

Una volta terminato questo passaggio e create le vostre palline, mi raccomando non fatevi prendere dal raptus felino di giocarci, anzi passatele nella farina e mettetele in frigorifero per circa 20 minuti. Ci siamo, siamo all’ultima fase della ricetta. Serve una padella dal fondo spesso e profonda circa 8 centimetri nella quale mettere l’olio per friggere. Far scaldare l’olio e portarlo a temperatura ottimale per la frittura. Immergere le papas rellenas e farle dorare al punto giusto, quindi servirle, abbinandogli una salsa che può essere al formaggio, ma anche barbecue o al curry. 

Non avevo dubbi, anche questa volta Pedro mi ha fatto venire l’acquolina in bocca. Chissà se un giorno ci si potrà rivedere. Per ora io sto qui, mentre tu, sulle tue maestose vette, starai facendo sicuramente il ‘cascamuerto’ con qualche gattina andina, ci posso scommettere le ‘papas’, ma anche no!!.

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